
“La luce del nero” Elaborati pittorici della classe 3E Articolata Indirizzo Arti Figurative Bidimensionali (Pittura)









“La luce del nero” è il titolo del progetto della classe 3E Articolata Indirizzo Arti Figurative Bidimensionali (Pittura) sotto la guida del prof Sapienza Carmelo della Disciplina di Laboratorio della Figurazione del nostro Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” di Siena.
Gli elaborati degli studenti sono riflessioni sull’opera di Alberto Burri in cui l’artista elimina la materia, la deteriora e la lacera col fuoco, la priva della sua essenza materica – come nelle Combustioni plastiche – in cui le opere sono nutrite di un materiale che della pittura rimanda solo un ricordo essendo un materiale devitalizzato, deperito e consunto. L’immagine si increspa, sembra non più sopportare la superficie piatta della tela e ambire al rilievo – come nei Cretti – che può venir su per improvvise increspature e andar giù in cretture e oscure caverne della “luce nel nero”.
Le bruciature e le essiccazioni della materia non conservano nulla di spontaneo poiché erano controllate da Burri per conferire effetti cromatici e compositivi, ma soprattutto l’artista preserva la tattilità della superficie sottoponendo la materia al processo di trasfigurazione.
Queste opere dei nostri allievi non posso considerasi “minori” rispetto alla pittura figurativa, ma soltanto un diverso e parallelo – come affermava Maurizio Calvesi – nella concezione e nell’esecuzione; materia corrosa e scalfita dal fuoco, materia che si disgrega e si deposita in residui, in ricordi che ricreano una memoria personale e collettiva riattivando ricordi perduti che ci riportano all’origine. [Testo del prof. Luca Mansueto]











A seguito del progetto svoltosi in aula nelle ore di Laboratorio della Figurazione, la classe ha partecipato ad una gita ad Arezzo e a Città di Castello, in particolare gli studenti hanno avuto modo di visitare Palazzo Albizzini e gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello, di proprietà e sede della Fondazione Burri avendo così potuto ammirare da vicino le opere del pittore Alberto Burri.
a Fondazione Palazzo Albizzini “Collezione Burri” nasce nel 1978 per volontà dello stesso Alberto Burri che, con una prima donazione, la dotava di trentadue opere. E’ stata riconosciuta con decreto del Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria e ha assunto la denominazione dall’edificio che la ospita.
La Collezione a Palazzo Albizzini è stata aperta al pubblico nel dicembre 1981 e comprende circa centotrenta opere dal 1948 al 1989, ordinate cronologicamente in venti sale. Insieme all’altra sede espositiva degli Ex Seccatoi del Tabacco inaugurata nel luglio 1990, che ospita 128 opere dal 1970 al 1993, è la raccolta più esaustiva sull’artista, con opere di altissima qualità selezionate dal pittore stesso.