
“Ritratti in chiostro” – De Linea Art Festival
Rassegna di ritrattistica con gli studenti del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena della sezione Arti Figurative Bidimensionali.

Gli alunni del Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna” protagonisti al De Linea Art Festival sabato 3 e domenica 4 maggio alla Certosa di Pontignano
𝐑𝐢𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐂𝐡𝐢𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨
Durante entrambe le giornate del festival gli studenti del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena saranno al lavoro nel chiostro per ritrarre il pubblico che avrà voglia di lasciarsi coinvolgere in questa preziosa esperienza artistica.
Come autentici artisti 𝑒𝑛 𝑝𝑙𝑒𝑖𝑛 𝑎𝑖𝑟, ciascuno con il proprio stile e modo interpretativo, ragazze e ragazzi daranno vita a ritratti davvero unici e personali.
𝐏𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Sempre i giovani artisti sono i protagonisti del concorso di illustrazione dedicato al tema 𝐑𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐞 𝐓𝐫𝐚𝐢𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞, che ha raccolto una serie di interpretazioni personali sul tema del viaggio e del cambiamento: le tavole finaliste selezionate dalla direzione artistica verranno esposte nel Chiostro grande durante il festival.
𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐫𝐨𝐳𝐳𝐢 presenterà la premiazione ufficiale del concorso domenica 4 maggio pomeriggio.
Vi aspettiamo alla Certosa di Pontignano per conoscere e celebrare insieme i nuovi talenti dell’illustrazione contemporanea
Programma completo su https://delineafestival.it/
Info anche su WhatsApp al 331 3964978




La ritrattistica è un’autentica performance che potremmo definire “time specific” in cui il tempo, al pari dei Pennelli, dei colori e della tela, agisce e interviene come medium artistico consentendo un dialogo e scambio di relazione tra lo studente-artista e il pubblico-committente.
Gli studenti si cimenteranno come autentici artisti “en plein air” con i loro cavalletti, lapis e gessetti nel ritrarre il pubblico di DE LINEA che vorrà entrare in dialogo con loro lasciandosi coinvolgere nell’esperienza artistica. Come autentico flâneur (reso celebre da Baudelaire, ovvero colui che passeggia senza una meta precisa), il visitatore potrà percorrere il suolo della Certosa di Pontignano fino ad ad imbattersi nei giovani ritrattisti e, se si farà ritrarre, vivrà un’esperienza con valore di relazione e umanità trasformandolo così l’atto artistico in prezioso e unico momento.
Il pubblico-flâneurs potrà trasformare la sua passeggiata in un “viaggio” immersivo e posando riceverà una nuova percezione della propria identità personale colta dallo studente-artista scelto.
Concretamente si tratta di dar corpo all’immagine di noi stessi, un’immagine che non è il sé riflesso visibile su uno specchio o immortalato da un selfie, ma dar corpo alla nostra identità attraverso l’incontro degli occhi, riconoscendo con altri occhi il proprio essere, la propria individualità attraverso la mediazione dell’incontro con l’altro.
Per gli studenti, eseguire un ritratto, significa vivere la forte emozione nel rielaborare la tradizionale pratica artistica, rinnovando il fascino della carta e della matita: dall’incontro tra il ritrattista e chi si fa ritrarre, scaturendo così la nascita una relazione, scambio di umanità, momentanea, che supera la freddezza tecnologica del selfie, oggi demandato ad assolvere alla funzione di ritrarre la persona.
Una tradizione, quella della ritrattistica “en plein air”, che si attualizza e diviene originale e personale, nei diversi stili e modi interpretativi degli studenti.
[Testo critico del prof. Luca Mansueto]
